I Quartieri sfilano con i loro rappresentanti nel Corteo Storico il giorno della festività del Corpus Domini, in una policromatica rappresentanza di tamburini, nobili, paggi, portatori di ceri, sbandieratori, vessilli dei rioni, vessillifero maggiore e l’Anterione che, uno per Quartiere, veniva, eletto dal Popolo nel Consiglio costituito dai Consoli delle Arti maggiori e da quelli delle Arti minori.
Ad Orvieto, nel 1494 viene ridisegnata la nuova urbanistica con l’istituzione di quattro nuovi Quartieri, diversi da quelli precedenti per denominazione ed estensione. Essi dividono il Centro Storico secondo l’ubicazione delle due principali strade che attraversano la città (secondo l’antico cardo maximus e decumanus maximus romani): Via della Cava e Via Filippeschi, Corso Cavour e Via del Duomo, Via del Popolo con il tratto di Via della Costituente, che si incrociano alla Torre del Moro.
Restano inalterati sino ai giorni nostri. E sono l’Olmo, il Serancia, il Corsica e il Santa Maria della Stella.